Tim Allen paragona Toy Story ad Avengers
I fan di tutto il mondo aspettano lโarrivo al cinema di Toy Story 4, nuova avventura dei giocattoli creati da Disney e Pixar. Nel frattempo Tim Allen, storica voce originale di Buzz Lightyear, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul franchise, elogiandolo al punto di paragonarloโฆ agli Avengers!
โMi sembra di vedere un film degli Avengers.โ ha spiegato Allen. โNon solo i personaggio principali vivono delle avventure che si svolgono contemporaneamente. ร anche un universo narrativo che รจ diventato piรน vasto di primaโ.
Successivamente allโattore รจ stato chiesto se ci sia ancora spazio per un quinto capitolo della saga. Ma al riguardo Allen non รจ sembrato dโaccordo. โHo la sensazione che la storia sia finitaโ ha affermato. โCredo sia il mio lato creativo a parlare, a dirmi che anche le cose belle giungono alla fine e che allo stesso tempo puรฒ esserci un nuovo inizio. In questo senso mi รจ difficile non andare avantiโ.
Nel 1995 Toy Story โ Il Mondo dei Giocattoli rivoluzionรฒ il cinema dโanimazione come primo lungometraggio interamente realizzato con la computer grafica. Il film ottenne il piรน alto incasso di quellโanno e fu candidato a tre premi Oscar e due Golden Globe. Quattro anni dopo, Toy Story 2 โ Woody e Buzz alla Riscossa vinse il Golden Globe come Miglior film โ commedia o musical, e un Grammy per la Miglior canzone scritta per un lungometraggio, un prodotto televisivo o un altro media visivo (Randy Newman, โWhen She Loved Meโ/ โQuando lei mi amavaโ). Uscito nel 2010, Toy Story 3 โ La Grande Fuga ha vinto due Oscar come Miglior film dโanimazione e per la Miglior canzone originale (Randy Newman, โWe Belong Togetherโ), oltre a un Golden Globe e un BAFTA come Miglior film dโanimazione, diventando inoltre il secondo lungometraggio Pixar a essere candidato allโOscar come Miglior film.
Il franchise si sarebbe dovuto concludere con il terzo capitolo, ma quasi a sorpresa ne รจ arrivato un quarto, che รจ stato in grado di mettere a tacere i pessimisti e tutti coloro che immaginavano un film realizzato soltanto per sbancare al box office