I libri di Murakami come foglie nel vento in un autunno da Murakamers

Un autore che non ha certo bisogno di presentazioni, Haruki Murakami, una delle figure cult della letteratura contemporanea dallo stile personale e riconoscibilissimo, oltre che un vero e proprio personaggio sempre sulla bocca di tutti, uno di quegli scrittori che spesso trascendono dal loro ruolo per diventare più famosi delle opere che realizzano. Tant’è che la notizia del suo ultimo lavoro non ha tardato a creare una vasta eco, visto l’impazzare dell’hashtag #murakamers su Instagram e su Twitter.

Eppure, i libri di Murakami non mancano mai e di certo lui non è una di quelle penne che si prende pause prolungata tra un lavoro e un altro (come un certo George Martin) Inoltre, nel nostro paese, durante il 2017, abbiamo avuto i suoi libri più recenti come Il mestiere dello scrittore e Ranocchio salva Tokyo. Dunque non soffriamo di astinenza, tuttavia l’arrivo de L’assassinio del Commendatore è stato accolto come un evento epocale. Ecco a voi un piccolo starter pack che vi aiuterà a conoscere meglio Murakami.

Murakami 1

Libro #1: Norwegian Wood

“A nessuno piace la solitudine. Ma non mi faccio in quattro per fare amicizia. Così evito un po’ di delusioni.”

Cominciamo queste “istruzioni per l’uso” con uno dei libri di Murakami più celebri, probabilmente quello che lo ha lanciato tra le vette del mito letterario e che ha convinto l’Einaudi ad inserirlo nel suo pregiato catalogo. Ispirato all’indimenticabile canzone dei Beatles con cui condivide il nome, Norwegian Wood è un bestseller che fin dal 1987 non ha mai smesso di stregare milioni di lettori in tutto il mondo. Si tratta di un lungo flashback raccontato in prima persona da Watanabe Tōru, il protagonista, che durante un viaggio verso Amburgo ricorda un episodio della sua giovinezza. Da quel momento, comincerà un intricato flusso di coscienza che lo porterà a rivivere il periodo più turbolento della sua vita. Il romanzo più “romanzesco” e personale di Murakami, molto realista nel senso classico del termine e parecchio lontano dalla sua vena onirica e surreale, l’ideale per chiunque voglia approcciarsi piano piano a questo maestro della scrittura.

Murakami Libri 1

Libro #2: Kafka sulla spiaggia

“Se ti ricordi di me, allora non mi importa se tutti gli altri si dimenticano.”

Nonostante la fama raggiunta da Norwegian Wood, è con Kafka sulla spiaggia che Murakami è diventato un punto di riferimento per la cultura nipponica e non solo. Uscito per la prima volta nel 2002 e portato in Italia nel 2008 da Einaudi (con l’apprezzatissima traduzione di Giorgio Amitrano), si tratta di una storia strana che vede protagonisti due personaggi tra loro diversissimi: Tamura Kafka, adolescente in fuga da suo padre, e Nakata, un bizzarro vecchietto non esattamente sveglio e dall’indole gentile. Le vicende di questi character si intrecciano in maniera imprevedibile, in un racconto che mette insieme cultura popolare, un pizzico di realismo magico alla giapponese, umorismo, surreale e riferimenti culturali raffinatissimi, tra cui spiccano Franz Kafka e Beethoven. Un romanzo insolito e inclassificabile, inusuale eppure impossibile da non amare, che mette in mostra tutto lo stile tipo dei libri di Murakami portato all’ennesima potenza.

Murakami Libri 2

Libro #3: L’uccello che girava le viti del mondo

“Io sono un pessimista. Un adulto che non lo sia, in questo mondo, è proprio un cretino.”

Facciamo adesso un piccolo passo indietro. L’uccello che girava le viti del mondo è uno dei lavori più impegnativi di Murakami, pubblicato nel 1994. All’uscita, vinse il Premio Yomiuri-bungaku, uno dei più pregiati riconoscimenti letterari del Giappone. A differenza degli altri romanzi che abbiamo menzionato finora, questo sembra cercare una duplice strada in mezzo ad entrambi, tra il realismo e l’onirico. Il protagonista è un giovane trentenne disoccupato di nome Okada Toru che conduce una tranquilla esistenza con sua moglie Kumiko, nonostante i problemi di tutti i giorni. All’improvviso, una serie di bizzarri incontri spezzano la quotidianità di sempre spingendo Okada a fare i conti con delle tragiche scoperte. Un libro difficile e spesso oscuro, tuttavia capace meglio di molti altri di veicolare i grandi temi dei libri di Murakami: il rapporto col destino, con la vita e con la morte. La lettura giusta per imparare a conoscere in profondità l’autore e la sua filosofia dopo il “riscaldamento” con Norwegian Wood e Kafka sulla spiaggia.

Murakami Libri 3

Libro #4: 1Q84

“Trovami ora. Prima che lo faccia qualcun altro.”

Torniamo finalmente ad anni più vicini a noi con 1Q84, una delle fatiche titaniche di Murakami e probabilmente uno dei suoi libri più ambiziosi. Si tratta infatti di una trilogia pubblicata sul finire dello scorso decennio e che ha totalizzato un milione di copie vendute all’esordio. Com’è intuibile, il titolo rimanda al 1984 di George Orwell (la lettera Q ha la stessa pronunciata del numero 9 in giapponese) e riprende il genere della distopia, ovviamente trattato nella visione tipica dello scrittore. La storia ci parla di Aomame Masami, una giovane donna che in un giorno di aprile del 1984 si ritrova casualmente in una dimensione parallela. Nonostante il presupposto quasi fantascientifico, 1Q84 parla di umanità, sentimenti, disagio esistenziale, scrittura, religione, violenza e amore, un mosaico di temi strutturato con consueto il savoir-faire di Murakami. Assolutamente consigliato a chi, dopo aver letto Norwegian Wood, Kafka sulla Spiaggia e L’uccello che girava le viti del mondo, è entrato in confidenza con il mondo dell’autore giapponese.

Einaudi

Libro#5: L’elefante scomparso e altri racconti

“La memoria è qualcosa di simile ad un romanzo, o forse un romanzo è un qualcosa di simile alla memoria.”

Per concludere questa breve rassegna dei libri di Murakami, non dobbiamo dimenticare che l’autore ha anche uno spiccato talento per i racconti brevi. Perfetti per chiunque abbia ormai una certa dimestichezza e abbia imparato ad amarlo, la raccolta L’elefante scomparso e altri racconti offre il meglio della poetica dello scrittore diluita in 17 narrazioni autoconclusive. Imprevedibili, assurde e brillanti, queste piccole gemme di scrittura sono esemplari dello stile dei libri di Murakami e sono la lettura ideale per tutti quelli che, dopo un lungo percorso, vogliano ritrovare il Murakami delle origini e apprendere nello stesso momento qualcosa di nuovo.

Einaudi

Elia Munaò
Elia Munaò, nato (ahilui) in un paesino sconosciuto della periferia fiorentina, scrive per indole e maledizione dall'età di dodici anni, ossia dal giorno in cui ha scoperto che le penne non servono solo per grattarsi il naso. Lettore consumato di Topolino dalla prima giovinezza, cresciuto a pane e Pikappa, si autoproclama letterato di professione in mancanza di qualcosa di redditizio. Coltiva il sogno di sfondare nel mondo della parola stampata, ma per ora si limita a quella della carta igienica. Assiduo frequentatore di beceri luoghi come librerie e fumetterie, prega ogni giorno le divinità olimpiche di arrivare a fine giornata senza combinare disastri. Dottore in Lettere Moderne senza poter effettuare delle vere visite a domicilio, ondeggia tra uno stato esistenziale e l'altro manco fosse il gatto di Schrödinger. NIENTE PANICO!