Dopo vampiri, lupi mannari e prescelte in salsa distopica, le streghe tornano a farla da padrone in romanzi e serie tv tutte al femminile
Le streghe sono tornate, o forse non se ne sono mai andate. Basta guardarsi intorno per rendersi conto che, negli scaffali delle librerie e sulle piattaforme di streaming, la magia โ in salsa storica o urban fantasy, poco importa โ sta spopolando. Che sia un fiacco remake/reboot di Charmed (conosciuto in Italia come, banalmente, Streghe), la terza stagione delle netflixiane Terrificanti avventure di Sabrina, o i romanzi da cui sono tratte due magiche serie in arrivo sui nostri schermi โ lโitaliana Luna Nera e la britannica A Discovery of Witches, le streghe stanno tornando (di moda).
Siamo le nipoti delle streghe che non siete riusciti a bruciare, gridavano giร negli anni โ70 le W.I.T.C.H. (acronimo di Womenโs International Terrorist Conspiracy from Hell), movimento femminista fondato nel 1968 da una figura molto controversa, Robin Morgan, e tornato in auge in questi anni in molte zone degli Stati Uniti dโAmerica nella sua versione piรน politica, antirazzista e anticapitalista. Se per alcuni decenni le donne hanno preferito sentirsi fate, piuttosto che streghe, desiderate, piuttosto che respinte, covando in sรฉ la vana speranza di sfuggire al rogo mantenendo un basso profilo, oggi sono le piรน giovani le prime a rivendicare quel genocidio silenzioso che nellโarco di alcune centinaia di anni ha sterminato tra le 50.000 e le 100.000 donne, colpevoli solo di essere questo, donne.
Saggi per le sagge
Tra le prime ad accorgersi dellโenorme potenziale ancora inespresso, in termini di simbolismo e storytelling, dalle vecchie megere, tre donne che hanno saputo sfruttare la saggistica โ la creative non-fiction, potremmo dire โ per raccontare storie di altre donne potenti e terribili: Streghe, di Mona Chollet racconta, come da sottotitolo, storie di donne indomabili dai roghi medievali a #MeToo, affrontando la storiografia dei movimenti di liberazione femminile e tematiche complesse come la maternitร , la scelta di non essere madre, la societร che vede nelle donne che creano qualcosa di diverso dai figli qualcosa di pericoloso.
Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, nella loro serie di podcast diventata recentemente libro, Morgana, eleggono la maga del ciclo arturiano a santa laica protettrice delle delle donne fuori dagli schemi, controcorrente, strane, pericolose, esagerate, stronze e a modo loro tutte diverse e difficili da collocare. Donne belle e terribili insieme, perchรฉ fin dalla notte dei tempi le donne arse sul rogo erano quelle che non si conformavano, che non avevano bisogno di un uomo per sopravvivere e vivere, quelle che con le loro arti (molto spesso mediche, le stesse messe in atto dagli uomini) aiutavano le loro sorelle.
Non รจ del resto la prima volta che Michela Murgia si dedica alla figura della fata/strega di Avalon, che approfondisce in Lโinferno รจ una buona memoria, dichiarazione dโamore al ciclo di Marion Zimmer Bradley. Proprio in questo pamphlet-memoir, la Murgia sottolinea come non sia solo la Storia, ma anche le storie a essere scritte dai vincitori, dinamica che priva le donne di ogni narrazione almeno fino a tempi molto recenti; Le nebbie di Avalon, pubblicato per la prima volta negli anni โ80, รจ stato uno dei primi esempi di romanzo in cui le figure femminili cercavano il potere e non lโamore. Un altro romanzo fondativo di quegli anni, sarร , non a caso, Il racconto dellโancella, di Margaret Atwood.
Nel primo episodio di Morgana, dedicato proprio a quella strega della letteratura che รจ, per sua stessa ammissione, la Atwood, Tiziana Triana, editor di Fandango Libri e autrice di Luna Nera โ Le cittร perdute, primo capitolo di una trilogia da cui รจ stata tratta lโomonima serie diretta da Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli, e Paola Randi in arrivo su Netflix, riflette sulla rinascita, metaforica ed editoriale, delle donne che nascondono in sรฉ il potere di sovvertire la situazione di svantaggio che le perseguita dalla notte dei tempi:
โSta accadendo che le donne, nella realtร quotidiana e quindi, di riflesso, anche nella realtร letteraria, hanno smesso di chiedere scusa di esistere, e questo mina profondamente le fondamenta del potere che le ha assoggettate per secoli e per millenni, il potere patriarcale, che si fondava su quel credito che gli veniva dalle donne. Il potere patriarcale inizia a vacillare quando le donne smettono di crederci, smettono di credere che quello sia lโunico universo possibile.โ
Luna nera: streghe del passato per romanzi del presente
Triana รจ ben consapevole che le donne che non credono piรน nel patriarcato come unica narrazione possibile siano, in questa societร neoliberista e neocapitalista, una fetta di mercato il cui bisogno di storie che la rappresentino รจ una domanda troppo ghiotta perchรฉ non si venga a creare unโofferta studiata a tavolino. Tuttavia mercato e cultura sono strettamente interlacciati e Luna Nera, il suo primo romanzo, รจ un perfetto esempio di come una storia possa essere allo stesso tempo costruita per andare incontro alle richieste del pubblico, senza che questo comporti necessariamente una mancanza di qualitร .
Con unโoperazione non dissimile da quella giร operata nel 1990 dallo scrittore Sebastiano Vassalli, con La chimera, storia della vita e del processo di Antonia da Zardino, Tiziana Triana ci porta indietro al diciassettesimo secolo, ma inserendo nei dialoghi e nei pensieri dei personaggi idee e visioni del mondo ben piรน vicine alla sensibilitร contemporanea che a quella del 1600, lโautrice riesce, con Luna Nera, nel difficile compito di parlare del presente raccontando una storia del passato (operazione non dissimile da quella che sta alla base di tutta la buona narrativa speculativa).
Ecco che in questโottica il senso di impotenza che attanaglia il giovane e studioso Pietro, circondato dallโillogicitร dei suoi compaesani e lโattacco cieco e feroce a una casa che ospita giovani donne in difficoltร da parte di una societร che condanna senza possibilitร di appello la loro indipendenza, il loro essersi liberate dalle strette maglie di un destino scritto, assumono un valore metaforico che arricchisce la lettura di nuovi livelli, andando a sostenere quelle parti di narrazione che scricchiolano sotto il peso di scelte di trama che non accolgono la lezione di Albus Silente e scelgono ciรฒ che รจ facile, anzichรฉ ciรฒ che รจ giusto.
A favore di Hermione Granger
Una delle critiche mosse alle streghe nella letteratura รจ il loro essere donne di valore perchรฉ donne magiche, donne di cura, donne materne nel senso piรน ampio del termine: โรจ la donna selvaggia, che corre con i lupi, cara a molta simbologia contemporaneaโ scrive Loredana Lipperini nel suo saggio del 2010 Ancora dalla parte delle bambine, โla vestale new age. La sensitiva. ร, infine, colei che si oppone alla conoscenza intellettuale con un sapere, ancora una volta, Altro.โ Sapere Altro che rischia di relegare ancora una volta queste figure in un limbo di roba da donne, che si tratti di spiritualitร o di sorellanza, relegando le streghe nel mondo dei romanzi da donne.
La nuova ondata di streghe, perรฒ, come una certa ondata di nuove femministe che riescono a guardare al di lร del proprio giardino e del proprio boschetto, promuovendo un femminismo per il 99% della popolazione e cercando di distanziarsi dalla tossicitร del femminismo bianco e transfobico, riesce a bilanciare con sapienza lโanima new age e quella STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica).
In Luna Nera, le Cittร Perdute di Tiziana Triana sono donne che studiano, che coltivano le loro passioni e i loro interessi; sartoria, erboristeria, pittura, medicina, arti marziali, studio dei metalli e dellโastronomia. Uno dei motivi per cui migliaia di donne hanno trovato la morte tra le fiamme รจ da ricercarsi nella loro curiositร per il mondo e per le leggi che lo governano, leggi che ancora oggi la societร stenta a considerare di un qualche interesse per le donne. Ancora oggi, nel 2020, quando il Nobel per lโeconomia viene vinto da una moglie di, ancora oggi che la parola ingegnera viene accolta da sbuffi di malsopportazione perchรฉ suona male.
Un futuro glorioso si fonda sulle rovine del passato, questo il motto delle streghe di Luna Nera, un motto che puรฒ racchiudere secoli di lotte e di resistenza segreta, una resistenza che continua ancora oggi, senza bisogno di magia, ma con la stessa voglia di indipendenza e potere che ha sempre spaventato i nostri inquisitori. Perchรฉ noi non ce ne siamo mai andate veramente.