Come sarà il revival di Sex and the City con l’assenza di Samantha? Ne parla Casey Bloys, capo della programmazione di HBO Max

Quando qualche settimana fa è stato annunciato il revival di Sex and the City su HBO Max, i fan si sono divisi tra chi era entusiasta di poter rivedere il gruppo di amiche catapultate nella società di oggi, e chi crede che il sapore dello show sarà comunque diverso vista l’assenza del personaggio di Samantha.

Nel revival infatti ci saranno le tre protagoniste principali, interpretate da Sarah Jessica Parker (Carrie), Cynthia Nixon (Miranda) e Kristin Davies (Charlotte), mentre già da tempo l’attrice Kim Cattrall, che appunto interpretava Samantha, aveva dichiarato di volersi lasciare il franchise alle spalle, e dunque non sarà della partita.

Ma come spiegherà il revival l’assenza di un personaggio così importante? Finalmente sono arrivati alcuni primi indizi da parte di Casey Bloys, capo della programmazione di HBO Max.

Curiosamente tra l’altro la stessa Sarah Jessica Parker fa parte del team creativo insieme allo sceneggiatore Michael Patrick King, e quindi sarà tra le persone che spiegheranno il modo in cui il personaggio si è allontanato dalle vite delle altre protagoniste.

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“Non stiamo cercando di rifare Sex and the City. Non vogliamo dire che questi personaggi stanno rivivendo i loro 30 anni. Piuttosto è una storia di un gruppo di donne che hanno 50 anni, e hanno a che fare con problemi relativi a quell’età. E proprio come nella vita reale, le persone entrano ed escono dalle nostre vite. Alcune amicizie sbiadiscono e altre iniziano. Credo che sia tutto molto indicativo di alcune fasi della vita reale. Stiamo cercando di raccontare una storia onesta su quello che significa essere una donna di 50 anni a New York. per cui dovrebbe essere tutto organico in qualche modo, e gli amici che avevi quando avevi 30 anni potrebbero non essere gli stessi di quando ne hai 50.”

Che ne pensate delle sue parole? Cosa vi aspettate dal revival di Sex and the City?

(Fonte: TV Line)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.